R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ 

>inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<

Gian Franco Dettori – gi28giu2018


I sei modi con cui la verità può essere contaminata, ovvero (1) l’ingenuità, (2) l’arroganza, (3) la superbia, (4) il dogmatismo, (5) l’esibizionismo e (6) la malafede (R63), non sono sempre delle trappole. La verità infatti non è sempre il valore prioritario in quanto a volte andrebbe sacrificata privilegiando la funzionalità:

(1) l’ingenuità può essere accettata con persone piccole o immature cui è giusto nascondere o presentare in una forma particolare la verità; in caso di persone adulte, mature o da educare invece, soprattutto se ci sta a cuore la loro consapevolezza, l’ingenuità andrebbe fatta notare e a volte corretta più o meno severamente;

(2) l’arroganza (R28), il cui confine con l’ingenuità non è netto, andrebbe sempre condannata, anche se in alcuni casi chi ce l’ha può trarne vantaggi perché solitamente sono dei vantaggi più individuali che collettivi

(3) la superbia (R26), vicina all’arroganza, è spesso associata a una autostima eccessiva che, se a volte può favorire il successo personale o collettivo, altre volte si ripercuote su i diretti interessati o su altre persone, solitamente umili (R27), nel qual caso andrebbe rifiutata

(4) nella sua forma più genuina, il dogmatismo è un autoinganno, non sempre consapevole, funzionale al proprio benessere, che però a volte può avere degli inconvenienti che possono renderlo pericoloso

(5) a volte l’esibizionismo, verbale e non verbale, è innocuo o vantaggioso, ma altre è gravemente nocivo, per chi ce l’ha e per altri, e in questi casi va bloccato

(6) infine la malafede solitamente ha vantaggi individuali, per la persona che la manifesta o per altre, a scapito della collettività o di altre persone ancora, per cui andrebbe condannata sempre e senza riserve.


VERITÀ A SINISTRA E FUNZIONALITÀ A DESTRA. La scelta se privilegiare la verità o la funzionalità è spesso correlata alla propria posizione politica in quanto solitamente le persone di sinistra danno la priorità, almeno teoricamente, a questioni di principio che riconoscono la massima importanza alla verità, laddove a destra prediligono la funzionalità. Le due tendenze possono degenerare rispettivamente in un falso moralismo o in un utilitarismo cinico e insensibile.


INTELLIGENZA ED EQUILIBRIO FUNZIONALE. Da quello che è stato scritto potrebbe sembrare che la funzionalità meriti sempre la precedenza sulla verità, Questo può sembrare vero se si considerano i soli effetti immediati, che possono avere vantaggi nel breve termine ma che possono nascondere anche inconvenienti nel medio lungo periodo, per esempio legati al fatto che si starebbe creando un precedente che potrebbe favorire altri casi simili con conseguenze o implicazioni che possono non essere altrettanto vantaggiose. Pertanto all’intelligenza spetta il compito delicato di valutare se privilegiare la verità o la funzionalità, tenendo in considerazione sia gli effetti più immediati ma soprattutto le implicazioni più tardive delle proprie scelte o dei consigli dati ad altre persone.

>La scelta se privilegiare la verità o la funzionalità va fatta considerando soprattutto le implicazioni più tardive<


Gian Franco Dettori – gi28giu2018


Ordine cronologico


R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<


Percorso tematico


R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<


Richiami attinenti


R46 – VARI TIPI DI APPARENZA >fiducia, certezza, incertezza, diffidenza<

R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R48 – L’APPARENZA AFFIDABILE >statistica, intuizione e maturità al servizio dell’opinione<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R50 – L’APPARENZA INCERTA >onorare la conoscenza rinunciando a contaminarla<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R52 – APERTURA E OTTUSITÀ >contenuti, interpretazione, funzionalità<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<

R61 – LE VERITÀ E LA VERITÀ >soggettività relativa e oggettività assoluta<

R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R68 – DALL’APPARENZA ALL’OPINIONE >come intuizione e ragione determinano una interpretazione<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<

R70 – L’APERTURA FUNZIONALE E L’OPINIONE >fatti concreti, teoria coerente e proiezioni favorevoli<

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