R63 – LA VERITÀ PRESUNTA

>come spesso contaminiamo le nostre certezze<

Gian Franco Dettori – me27giu2018


Le due caratteristiche che dovrebbe avere una verità per poter essere considerata tale, secondo il significato che qui stiamo dando a questo termine, sono l’assolutezza (R61) e la completezza (R62). Questa è una concezione ideale, quella verso cui bisognerebbe tendere quando si parla di verità nel vero senso della parola. Infatti, secondo questo punto di vista personale, la verità viene spesso contaminata da influenze che ne compromettono la natura assoluta e completa. Più in particolare, le contaminazioni della verità possono provenire:

(1) dall’apparenza

(2) dall’opinione

(3) dalla convenienza

(1) le contaminazioni dall’apparenza possono assumere la forma dell’ingenuità, quando una persona prende per buono ciò che non lo è senza insistere, o dell’arroganza, quando pretende che il modo con cui vede e con cui interpreta l’apparenza sia l’unico corretto

(2) l’unica contaminazione dall’opinione assume la forma della superbia, tipica di chi si considera superiore agli altri e per questo pretende di avere sempre ragione

(3) le contaminazioni dalla convenienza possono assumere la forma del dogmatismo, quando le certezze convengono per stare meglio, solitamente senza ipocrisie o pretese di imposizione,  dell’esibizionismo, quando accanto a battute di spirito compaiono versioni del tutto o in parte false finalizzate a esaltare sé stessi o altri o a sminuire una o più altre persone, o della menzogna antimeritocratica, con cui si vorrebbero riconoscere meriti o imputare demeriti del tutto o in parte inesistenti.


L’IGNORANZA COME COMUNE DENOMINATORE. Ciò che accomuna tutte le fonti di contaminazione della verità per come è stata definita è una ignoranza cognitiva (R21), spesso, ma non sempre, unita a una ignoranza conoscitiva, con la tendenza a privilegiare interessi individuali rispetto agli interessi collettivi.


CONTAMINAZIONI INDIVIDUALI E COLLETTIVE. Oltre alla verità che ognuno ha in sé (verità individuale), esiste una verità collettiva che sono gli individui stessi a stabilire, o meglio alcuni individui cui è riconosciuta una certa autorevolezza. Queste persone hanno così una responsabilità molto alta, e le loro due preoccupazioni principali dovrebbero essere:

(1) quella di definire una verità quanto più assoluta e completa possibile, attingendo dalle fonti più varie,

(2) quella di legittimare le loro proposte agli occhi delle altre persone che le dovrebbero capire e accettare non per un atto di cieca fiducia ma con piena convinzione.

Il mancato adempimento di queste due funzioni configurano un quadro di grave irresponsabilità che rende queste persone inadeguate al compito di definire la verità collettiva, una verità che risente delle stesse fonti di contaminazione della verità individuale, con effetti negativi amplificati.

>Mentre la definizione della verità individuale spetta al singolo, della verità collettiva si devono occupare persone autorevoli e responsabili<


Gian Franco Dettori – me27giu2018


Ordine cronologico


R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<


Percorso tematico


R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<


Richiami attinenti


R46 – VARI TIPI DI APPARENZA >fiducia, certezza, incertezza, diffidenza<

R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R48 – L’APPARENZA AFFIDABILE >statistica, intuizione e maturità al servizio dell’opinione<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R50 – L’APPARENZA INCERTA >onorare la conoscenza rinunciando a contaminarla<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R52 – APERTURA E OTTUSITÀ >contenuti, interpretazione, funzionalità<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<

R61 – LE VERITÀ E LA VERITÀ >soggettività relativa e oggettività assoluta<

R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R68 – DALL’APPARENZA ALL’OPINIONE >come intuizione e ragione determinano una interpretazione<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<

R70 – L’APERTURA FUNZIONALE E L’OPINIONE >fatti concreti, teoria coerente e proiezioni favorevoli<


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