R52 – APERTURA E OTTUSITÀ  

>contenuti, interpretazione, funzionalità<

Gian Franco Dettori – me16mag2018


La complessità e l’importanza dell’apertura sono tali per cui questo concetto merita un richiamo a sé. In generale, se l’ottusità è incapacità di vedere al di là del proprio naso, l’apertura corrisponde a saper vedere oltre il proprio limitato punto di vista, il che può essere inteso in tre maniere diverse:

(1) l’apertura conoscitiva è riferita ai contenuti, è quella di chi non si fissa né sulla affidabilità delle proprie certezze né sulla loro completezza, e rimane disponibile a rivederle e a completarle alla luce di nuove evidenze;

(2) l’apertura logica è riferita alle interpretazioni e appartiene a chi riconosce la relatività e la soggettività delle proprie opinioni senza rifiutare quelle alternative purché supportate da dati evidenti e da una teoria logica e coerente;

(3) l’apertura funzionale è di chi è abbastanza intelligente da essere disposto a sacrificare la certezza dei contenuti e il rigore della propria logica a vantaggio interpretazioni alternative più vantaggiose, individualmente ma soprattutto collettivamente, di modo tale da evitare inconvenienti o da promuovere opportunità altrimenti impossibili o difficili, possibilmente senza danneggiare nessuno.


L’OTTUSITÀ. Specularmente riconosco tre tipi di ottusità:

(1) l’ottusità conoscitiva appartiene a chi si fissa con le sue certezze rifiutandosi di cambiarle o di completarle, a volte per una fiducia eccessiva e non sempre motivata nei confronti di altre persone

(2) l’ottusità logica è tipica di chi ha una stima di sé o di altre persone talmente alta da considerare i propri ragionamenti come gli unici validi, mentre gli altri ragionamenti sono rifiutati senza riserve

(3) l’ottusità disfunzionale è caratterizzata da una rigidità e da un rigore limitanti di cui le prime a risentirne sono le persone stesse che ce l’hanno.


AVERE E PRETENDERE L’OTTUSITÀ. I limiti maggiori all’apertura, quindi le fonti più frequenti di ottusità, sono le disposizioni interne individuali, ma contribuiscono a rendere ottusi anche le persone che pretendono una fiducia incondizionata nei loro confronti, e che non ammettono che la propria parola e le proprie argomentazioni siano messe in discussione, a volte facendo appello a ovvietà indimostrate o ad autorità spacciate per indiscutibili e per loro natura infallibili, oltre che in una presunta ma spesso indimostrata buona fede. Ovviamente può essere disfunzionale anche un eccesso di apertura (R53).

>Se essere ottusi è grave, a volte pretendere una fiducia incondizionata è ancora più grave<


Gian Franco Dettori – me16mag2018


Ordine cronologico


R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<


Percorso tematico


R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<


Richiami attinenti


R46 – VARI TIPI DI APPARENZA >fiducia, certezza, incertezza, diffidenza<

R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R48 – L’APPARENZA AFFIDABILE >statistica, intuizione e maturità al servizio dell’opinione<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R50 – L’APPARENZA INCERTA >onorare la conoscenza rinunciando a contaminarla<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<

R61 – LE VERITÀ E LA VERITÀ >soggettività relativa e oggettività assoluta<

R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R68 – DALL’APPARENZA ALL’OPINIONE >come intuizione e ragione determinano una interpretazione<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<

R70 – L’APERTURA FUNZIONALE E L’OPINIONE >fatti concreti, teoria coerente e proiezioni favorevoli<


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