Potenziamento Multisistemico

1 Rafforzamento

L’Ottimizzazione Neuro Psico Fisica con CRM terapia
è una terapia antistress che non isola la persona ma la rafforza

Definizione di stress
 
Le terapie antistress solitamente funzionano quando isolano la persona dalle interazioni con l’ambiente esterno, dandole la possibilità di recuperare le energie fisiche, psicologiche e nervose per ripartire. Un modo alternativo di far fronte allo stress è rafforzare la persona, dandole la possibilità di sopportare più facilmente gli stessi stress che altrimenti l’avrebbero fatta stare male e a volte anche ammalare.
 
Definizione di stress
 
Il significato che si dà solitamente alla parola “stress” è diverso dal significato letterale e medico del termine. A questo proposito riportiamo la definizione che ne dà l’enciclopedia Treccani:
Il termine inglese stress, che significa propriamente “sforzo” (dal francese antico estrece, “strettezza, oppressione”, derivato del latino strictus, “stretto”) al contempo indica, nell’uso corrente, tensione nervosa, logorio, affaticamento psicofisico, e anche il fatto, la situazione che ne costituiscono la causa. Nel linguaggio medico designa invece la risposta funzionale con la quale l’organismo reagisce a uno stimolo, più o meno violento, di qualsiasi natura (microbica, tossica, traumatica, termica, emozionale ecc.).
 
Distinzioni dello stress
 
Per capire il rapporto tra lo stress e la salute sono necessarie delle precisazioni che ci fanno capire quando lo stress ha un valore positivo immediato rispetto a quanto ci comporta dei costi immediati e nel medio-lungo termine.
In base a una doppia distinzione secondo cui lo stress può essere acuto o cronico, e il solo stress acuto può essere favorevole, cioè positivo, o sfavorevole, cioè negativo, possiamo riconoscere tre tipi di stress: stress acuto favorevole, stress acuto sfavorevole, stress cronico, dove lo stress cronico è sempre sfavorevole, per la salute fisica come per quella psicologica. La controparte positiva dello stress cronico è il benessere, che fisicamente si esprime come salute e psicologicamente come serenità. Per capire meglio questa distinzione si immagini un barista, che può fare il suo lavoro volentieri o meno.
Un barista che dovesse fare volentieri il suo lavoro, anche quando lavora molto per molte ore e si stanca, fisicamente è molto efficiente, da un punto di vista psicologico è gratificato e alla fine del turno è esausto ma contento. Se invece non lo fa volentieri sta male, fisicamente e psicologicamente, ma solitamente non si ammala.
Questi due casi sono esempi di stress acuto positivo e stress acuto negativo. Per capire il rapporto tra stress e malattia è necessario ricorrere al concetto di stress cronico, che compare quando una persona va incontro a uno stress acuto negativo per vari giorni consecutivi, senza la possibilità per il barista di smaltire il costo biologico cerebrale tra un turno e l’altro, di modo tale che dal cervello il logorio si ripercuote sulla salute psicologia e fisica della persona stressata. Lo stress cronico può comparire anche a seguito di ripetuto stress acuti positivi, ma richiede tempi più lunghi. Così, mentre in caso di stress acuto positivo si accumula un costo biologico che porta a uno stress cronico in tempi relativamente lunghi, con stress acuti negativi ripetuti i tempi di comparsa dello stress cronico sono più brevi.