R68 – DALL’APPARENZA ALL’OPINIONE 

>come intuizione e ragione determinano una interpretazione<

Gian Franco Dettori – ma03lug2018


Di fronte a una percezione o a una sua rievocazione a volte possiamo avere un quadro talmente certo e completo da poterci permettere di considerarlo una verità assoluta (R61). Il quadro però può non essere (1) abbastanza certo o (2) abbastanza completo:

(1) quando il quadro percepito o rievocato non è del tutto o in parte abbastanza certo ci si deve affidare alla fiducia (R46, R47, R67), per cui va considerato vero ma con una certa prudenza, nell’ambito di una verità altamente probabile ma non assolutamente certa,

(2) quando ci sono delle incompletezze queste devono essere interpretate, cioè deve essere dato loro un significato che vada oltre le evidenze certe e le ipotesi affidabili, facendo delle interpretazioni che comprendono due passaggi, (2.1) uno intuitivo e (2.2) uno razionale:

(2.1) la componente intuitiva dell’interpretazione parte dall’apparenza, in modo particolare dall’apparenza interpretativa (R46), che scaturisce da una reazione immediata e involontaria alla percezione corrente o alla rievocazione di certi contenuti conosciuti o esperienziali,

(2.2) la componente razionale dell’interpretazione parte dal risultato dell’interpretazione intuitiva, che sottopone a un’analisi critica basata su una teoria logica coerente dopo la quale possiamo avere:

(a) una conferma

(b) un rifiuto

(c) una correzione

(d) un arricchimento

o una combinazione di queste.


MATURITÀ E OPINIONE. I risultati delle due interpretazioni dipendono da altrettanti tipi di maturità, per cui abbiamo una maturità intuitiva o debole, responsabile dell’interpretazione intuitiva, e una maturità cognitiva o forte, che invece è responsabile dell’interpretazione razionale. Mentre la maturità intuitiva scaturisce da una reazione immediata che nella sua forma più essenziale non richiede ragionamenti, la prerogativa della maturità cognitiva nella sua forma essenziale è quella di prescindere da qualsiasi intuizione, quindi da pregiudizi, aspettative o desideri, propri o altrui, ma di fondarsi completamente sulle proprie certezze assolute e su una logica rigorosa e coerente che non può essere mai trascurata.


CONSAPEVOLEZZA, UMILTÀ E OPINIONE. Al di là dell’interpretazione che scaturisce dai due contribuiti intuitivo e razionale, ogni persona deve essere consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti (R27), dedicandosi agli ambiti che conosce meglio ed evitando di cimentarsi in contesti nei quali è impreparata. Una società sana (R31) è quella in cui ognuno lascia che siano altre persone a esprimersi nei rispettivi ambiti di competenza, dedicandosi specificatamente a ciò che sa e a ciò che sa fare meglio, coerentemente con le sue migliori attitudini naturali.

>In una società sana ogni persona dovrebbe esprimersi negli ambiti che conosce meglio, evitando di cimentarsi laddove non è preparata<


Gian Franco Dettori – ma03lug2018


Ordine cronologico


R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<


Percorso tematico


R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<


Richiami attinenti


R46 – VARI TIPI DI APPARENZA >fiducia, certezza, incertezza, diffidenza<

R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R48 – L’APPARENZA AFFIDABILE >statistica, intuizione e maturità al servizio dell’opinione<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R50 – L’APPARENZA INCERTA >onorare la conoscenza rinunciando a contaminarla<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R52 – APERTURA E OTTUSITÀ >contenuti, interpretazione, funzionalità<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<

R61 – LE VERITÀ E LA VERITÀ >soggettività relativa e oggettività assoluta<

R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<

R70 – L’APERTURA FUNZIONALE E L’OPINIONE >fatti concreti, teoria coerente e proiezioni favorevoli<

36 risposte

I commenti sono chiusi.