R48 – L’APPARENZA AFFIDABILE

>statistica, intuizione e maturità al servizio dell’opinione<

Gian Franco Dettori – me09mag2018


La quasi totalità delle nostre valutazioni e delle nostre scelte partono dalla fiducia che abbiamo nei confronti dell’apparenza, e non può che essere così perché se dovessimo diffidare di tutto ciò che possa destare sospetti di inganno saremmo costretti a perdere una tale quantità di tempo da rimanercene ben poco da dedicare ad altro, saremmo con le mani legate e condannati alla lentezza – la fiducia nella gran parte delle apparenze con cui abbiamo a che fare ogni giorno deriva da esperienze precedenti ed è continuamente confermata o aggiustata dalle nuove esperienze che ognuno di noi vive e che fanno sì che i criteri di fiducia varino da persona a persona, dando a ciascuno delle caratteristiche uniche che contraddistinguono ogni personalità rendendoci unici.


ESPERIENZE E DIFFERENZE. Il primo fattore da cui dipende la fiducia nell’apparenza è la statistica che deriva dalle esperienze precedenti opportunamente assimilate e padroneggiate grazie all’intuizione e alla ragione per trarne delle regole generali di cui disporre in futuro di fronte a esperienze simili – dall’unione delle esperienze significative con la loro assimilazione più o meno consapevole deriva la maturità di ciascuno, una risorsa individuale che permette valutazioni e scelte diverse e calibrate che ognuno fa partendo da una base intuitiva che poi è sottoposta a un filtro razionale più o meno valido che può accettare, bloccare, correggere o amplificare l’intuizione. Queste valutazioni e queste scelte mantengono comunque un grado variabile di incertezza e di soggettività che le rendono opinabili e relative, per cui non possiamo pretendere che siano condivise o accettate dalle altre persone.


FIDUCIA E UMILTÀ. La fiducia nella propria esperienza passata e nella propria intuizione presente non deve far perdere di vista i limiti dell’esperienza e dell’intuizione per cui a volte la maturità e il buonsenso devono indurci a sacrificare le nostre opinioni personali con umiltà, a vantaggio delle opinioni di altre persone di cui ci fidiamo, persone che hanno una esperienza maggiore o una intuizione migliore della nostra, sia in generale, sia in contesti specifici.

>Quando le esperienze e le intuizioni proprie sono limitate la maturità e il buonsenso devono indurci a fidarci di altre persone<


Gian Franco Dettori – me09mag2018


Ordine cronologico


R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<


Percorso tematico


R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<


Richiami attinenti


R46 – VARI TIPI DI APPARENZA >fiducia, certezza, incertezza, diffidenza<

R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R50 – L’APPARENZA INCERTA >onorare la conoscenza rinunciando a contaminarla<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R52 – APERTURA E OTTUSITÀ >contenuti, interpretazione, funzionalità<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<

R61 – LE VERITÀ E LA VERITÀ >soggettività relativa e oggettività assoluta<

R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R68 – DALL’APPARENZA ALL’OPINIONE >come intuizione e ragione determinano una interpretazione<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<

R70 – L’APERTURA FUNZIONALE E L’OPINIONE >fatti concreti, teoria coerente e proiezioni favorevoli<



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