R50 – L’APPARENZA INCERTA 

>onorare la conoscenza rinunciando a contaminarla<

Gian Franco Dettori – lu14mag2018


Di fronte a un’apparenza (R46, R47) che non suscita abbastanza fiducia o sfiducia (R48), e che non ha i presupposti di essere considerata né certa (R49) né ingannevole (R51), quindi falsa, ci si può porre in due maniere diverse:

(1) pretendere di collocare i dati apparenti nell’ambito di convinzioni affidabili, o peggio di certezze assolute o di falsità inaccettabili, magari propendendo per la direzione più conveniente per sé o per altre persone;

(2) riconoscere a se stessi e alle altre persone che i dati non sono sufficienti per collocare correttamente quell’apparenza nell’ambito della fiducia o della sfiducia, delle certezze o delle falsità, o che non si dispone dell’esperienza o delle conoscenze che permettano di accettarla o meno.


USARE O ONORARE LA CULTURA. La differenza tra chi tratta con leggerezza le conoscenze considerandole, parlandone o anche scrivendone come probabilmente vere o false, come assolutamente vere o come indubbiamente false pur non potendoselo permettere, a volte preferendo la scelta più conveniente, e chi invece le tratta con riguardo, rispecchia un diverso atteggiamento verso se stessi e verso la collettività, una differenza che vede da un lato il rifiuto dell’incertezza associato al bisogno di avere, esprimere o addirittura ostentare convinzioni o certezze che non possono essere considerate tali, usando e piegando la conoscenza per i propri interessi materiali o di visibilità (R28), dall’altro lato l’umile accettazione (R27) e il libero riconoscimento dell’incertezza che onora il valore individuale e collettivo della cultura, quindi sia della conoscenza, sia della consapevolezza (R23).


SCORAGGIARE LA TROPPA CERTEZZA. La contaminazione culturale, quindi della conoscenza e della consapevolezza individuali e collettive, con dati e con argomentazioni collocati scorrettamente è dovuta al fatto che chi la esercita ottiene i vantaggi materiali e di visibilità e poi non è tenuto a rendere conto a nessuno del danno culturale che ha fatto. Se invece queste posizioni dovessero essere verificate con estremo rigore e nel caso punite con l’impedimento temporaneo o definitivo di ulteriori pubblicazioni divulgative la libertà individuale sarebbe sacrificata, ma certe persone sarebbero scoraggiate da diffondere disinformazione e ignoranza.

>L’apertura e l’incertezza quando necessarie andrebbero incoraggiate punendo chi diffonde false certezze<


Gian Franco Dettori – lu14mag2018


Ordine cronologico


R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<


Percorso tematico


R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<


Richiami attinenti


R46 – VARI TIPI DI APPARENZA >fiducia, certezza, incertezza, diffidenza<

R47 – LA DISTRIBUZIONE DELL’APPARENZA >dall’apparenza all’opinione, alla verità, all’apparenza stessa o alla menzogna<

R48 – L’APPARENZA AFFIDABILE >statistica, intuizione e maturità al servizio dell’opinione<

R49 – L’APPARENZA CERTA >la cultura al servizio della verità<

R51 – L’APPARENZA INGANNEVOLE >l’arroganza di chi crede di sapere e la sapienza di chi sa di non sapere<

R52 – APERTURA E OTTUSITÀ >contenuti, interpretazione, funzionalità<

R53 – LA MODERAZIONE DELL’APERTURA >ingenuità, condizionabilità, utilitarismo<

R61 – LE VERITÀ E LA VERITÀ >soggettività relativa e oggettività assoluta<

R62 – VERITÀ PIÙ O MENO COMPLETE >i due criteri che danno valore a una conoscenza<

R63 – LA VERITÀ PRESUNTA >come spesso contaminiamo le nostre certezze<

R64 – VERITÀ E FUNZIONALITÀ >inganni e autoinganni, funzionali e disfunzionali<

R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<

R68 – DALL’APPARENZA ALL’OPINIONE >come intuizione e ragione determinano una interpretazione<

R69 – LA RICERCA DI UN’OPINIONE SEMPLICE >il ruolo dei fatti e della teoria nelle interpretazioni<

R70 – L’APERTURA FUNZIONALE E L’OPINIONE >fatti concreti, teoria coerente e proiezioni favorevoli<


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