R21 – IGNORANZA E MALAFEDE

>quando l’ignoranza non è una colpa e quando può creare molti guai<

Gian Franco Dettori – ma03apr2018


Il termine “ignoranza” è utilizzato in due accezioni diverse, una conoscitiva e una cognitiva: l’ignoranza conoscitiva è una ignoranza lieve, propria di chi non conosce un argomento, lo ammette e non si pronuncia in merito; l’ignoranza cognitiva è invece una ignoranza grave, propria di chi pur non conoscendo l’argomento in questione ne parla come se lo conoscesse, oppure lo conosce ma partendo dalla verità fa ragionamenti illogici che conducono a conclusioni sbagliate. Così dare dell’ignorante a una persona può avere un significato neutro, quando riferito alla sua mancata conoscenza, o un significato offensivo, quando invece è riferito a un modo di ragionare secondo cui sarebbe legittimo sbilanciarsi parlando a sproposito e trarre delle conclusioni illogiche. Per rendere meglio l’idea, se il contrario dell’ignoranza conoscitiva è la conoscenza, quella che io chiamo cultura orizzontale, il contrario della ignoranza cognitiva è la consapevolezza, quella che chiamo cultura verticale.


UMILE INNOCENZA O MALAFEDE. Di fronte a questa distinzione è facile assolvere chi è ignorante conoscitivamente, lo ammette con umiltà e tace, e condannare chi invece pur non conoscendo parla come se sapesse o chi sa e ragiona sui dati certi facendo degli errori logici che non sempre sono riconosciuti come tali, in ogni caso spinto dalle ragioni più varie, per esempio dall’esibizionismo o da un tornaconto personale di qualsiasi tipo o dalla accettazione di fonti incerte che sono considerate erroneamente come affidabili, con delle conseguenze che possono essere lievi ma possono essere anche gravi in maniera imprevedibile, il che trasforma questo tipo di ignoranza in una grave malafede da condannare senza appello.

LA CONDANNA DELLA MALAFEDE. Di fronte a una persona che dovesse essere riconosciuta come ignorante nella seconda accezione, quella più grave che può condurre a delle conseguenze anche molto gravi, non si dovrebbe restare indifferenti ma anzi per il bene di tutti occorre richiamarla e se possibile correggerla, soprattutto se abusa della sua visibilità o del suo prestigio.

>Chi parla senza poterselo permettere è in grave malafede, può fare gravi danni e va condannato<


Gian Franco Dettori – ma03apr2018


Ordine cronologico


R20 – IL POLITICO PERFETTO >il profilo ideale di politico che emerge da sette doti<

R22 – UNA VITTORIA DEL CALCIO >gli applausi degli juventini al gol di Cristiano Ronaldo hanno trasformato una sconfitta in una vittoria<


Percorso tematico


R6 – IL MODELLO DI PERSONA COERENTE >un riferimento logico-pragmatico non sempre esemplare<

R23 – CULTURA, SAPERE E CONSAPEVOLEZZA >i vari tipi di cultura e il ruolo di educazione, esperienze e persone stimate<


Richiami attinenti


R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<

R6 – IL MODELLO DI PERSONA COERENTE >un riferimento logico-pragmatico non sempre esemplare<

R23 – CULTURA, SAPERE E CONSAPEVOLEZZA >i vari tipi di cultura e il ruolo di educazione, esperienze e persone stimate<

R24 – LA CULTURA E L’IGNORANZA >sapienti, superbi, umili e arroganti<

R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<

R26 – IL SUPERBO E LA SUPERBIA >quando il sapere da risorsa preziosa monta la testa di chi lo possiede<

R27 – L’UMILE E L’UMILTÀ >quando la propria ignoranza è riconosciuta senza ipocrisia<

R28 – L’ARROGANTE E L’ARROGANZA >quando l’ignoranza è nascosta per esigenze emotive<

R29 – CONOSCENZA E COMPETENZA >ignoranti, conoscitori inesperti e conoscitori esperti<

R30 – LA DITTATURA DELL’IGNORANZA >perché spesso ha successo chi ha poca cultura<

R42 – COMUNICAZIONE, CULTURA, FALSE NOTIZIE E INTERNET >come una risorsa culturale può diventare un limite e come porvi rimedio<

R44 – LA SCIENZA CHIUSA NEL PASSATO E LA SCIENZA APERTA AL FUTURO >il progresso come ricerca di conferme o come apertura alle novità<

R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<

R66 – LA SAGGEZZA E LA SUPERBIA >la consapevolezza limitante e l’ignoranza motivante<