R66 – LA SAGGEZZA E LA SUPERBIA
>la consapevolezza limitante e l’ignoranza motivante<
Gian Franco Dettori – do01lug2018
La saggezza può essere definita come “capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizî, moderazione nei desiderî, equilibrio e prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire, come dote che deriva dall’esperienza, dalla meditazione sulle cose, e che riguarda soprattutto il comportamento morale e in genere l’attività pratica”. Se la saggezza, oltre che alla consapevolezza, è associata alla conoscenza o alla competenza si parla di sapienza (R25), se invece non c’è conoscenza o competenza, la consapevolezza di questa carenza configura l’umiltà (R27). Si può parlare di superbia (R26) quando c’è una “esagerata stima di sé e dei proprî meriti (reali o presunti), che si manifesta esteriormente con un atteggiamento altezzoso e sprezzante e con un ostentato senso di superiorità nei confronti degli altri”. Nella superbia ci sono conoscenze o competenze, c’è la certezza di possederle e a volte anche la volontà di farle valere con un’autoesaltazione eccessiva e una ostentazione di sé stessi a scapito di altre persone, senza tolleranza per le carenze altrui. Pertanto, mentre la persona saggia è dotata di una consapevolezza che la rende più tollerante e comprensiva, la persona superba, avendo meno consapevolezza, è meno tollerante e meno comprensiva nei confronti di chi sa meno e di chi è meno capace.
I LIMITI DELLA CONSAPEVOLEZZA. Se da un lato le definizioni proposte conducono a preferire la consapevolezza dei saggi, siano essi sapienti o umili, rispetto alla prepotenza e alla incoscienza, quindi all’ignoranza dei superbi, dall’altro lato la consapevolezza, per quanto lodevole, a volte può essere un limite perché è più facilmente associata a una passività che può bloccare i saggi impedendo loro di prendere iniziative verso una risoluzione dei problemi e verso il raggiungimento degli obiettivi, laddove l’ignoranza dei superbi può dare una marcia in più, da cui possono derivare vantaggi per gli stessi superbi, per altre persone e nei casi migliori per la collettività.
SCEGLIERE UN’INTOLLERANZA FUNZIONALE. Visto che alla consapevolezza del saggio questo limite non sfugge, così come non dovrebbero sfuggire le maggiori opportunità dei superbi, la soluzione potrebbero essere dei comportamenti meno tolleranti e con più pretese dalle altre persone, di modo tale da favorire una migliore risoluzione dei problemi e un più facile raggiungimento degli obiettivi, nell’ambito di una intolleranza misurata e funzionale. Tuttavia, questa scelta consapevole non deve essere una forzatura ma va adattata con fermezza alla propria personalità, in un quadro severo che non snaturi le proprie caratteristiche personali irrinunciabili.
>Se il limite della persona saggia sta nella troppa tolleranza, la sua consapevolezza la può spingere ad avere una intolleranza strategica razionale e misurata<
Gian Franco Dettori – do01lug2018
Ordine cronologico
R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
R67 – FIDUCIA, DIFFIDENZA, PRUDENZA >fidarsi o meno della verità, dei ragionamenti, dei consigli altrui<
Percorso tematico
R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
Richiami attinenti
R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<
R6 – IL MODELLO DI PERSONA COERENTE >un riferimento logico-pragmatico non sempre esemplare<
R21 – IGNORANZA E MALAFEDE >quando l’ignoranza non è una colpa e quando può creare molti guai<
R23 – CULTURA, SAPERE E CONSAPEVOLEZZA >i vari tipi di cultura e il ruolo di educazione, esperienze e persone stimate<
R24 – LA CULTURA E L’IGNORANZA >sapienti, superbi, umili e arroganti<
R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<
R26 – IL SUPERBO E LA SUPERBIA >quando il sapere da risorsa preziosa monta la testa di chi lo possiede<
R27 – L’UMILE E L’UMILTÀ >quando la propria ignoranza è riconosciuta senza ipocrisia<
R28 – L’ARROGANTE E L’ARROGANZA >quando l’ignoranza è nascosta per esigenze emotive<
R29 – CONOSCENZA E COMPETENZA >ignoranti, conoscitori inesperti e conoscitori esperti<
R30 – LA DITTATURA DELL’IGNORANZA >perché spesso ha successo chi ha poca cultura<
R42 – COMUNICAZIONE, CULTURA, FALSE NOTIZIE E INTERNET >come una risorsa culturale può diventare un limite e come porvi rimedio<
R44 – LA SCIENZA CHIUSA NEL PASSATO E LA SCIENZA APERTA AL FUTURO >il progresso come ricerca di conferme o come apertura alle novità<
R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
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