R44 – LA SCIENZA CHIUSA NEL PASSATO E LA SCIENZA APERTA AL FUTURO
>il progresso come la ricerca di conferme o come apertura alle novità<
Gian Franco Dettori – ve04mag2018
Nel mondo coesistono, a volte integrandosi a vicenda, altre volte contraddicendosi reciprocamente, due tipi di sapere scientifico, un tipo ortodosso e chiuso nelle certezze del passato e nelle dimostrazioni razionali e rigorose del presente, e un tipo più aperto alle novità empiriche, anche se queste non hanno quel supporto scientifico dato dalla riproducibilità e da un’accettazione da parte della comunità scientifica che solo le pubblicazioni ufficiali possono dare.
DAI FATTI ALLA TEORIA E NON VICEVERSA. Idealmente la scienza dovrebbe procedere osservando i fenomeni naturali per trovarci delle costanti da cui poi ottenere delle leggi che permettano sia di evitarli o di affrontarli, qualora fossero dannosi, sia di programmarli, qualora fossero favorevoli. Laddove non si dovessero trovare delle leggi che li possano rendere prevedibili o programmabili, i fenomeni si possono rifiutare nettamente, senza ammettere la loro legittimità scientifica, oppure si può aspettare umilmente (R27) che i mezzi del futuro permettano la loro spiegazione, e nel frattempo si adottano i metodi per quanto incerti e non scientificamente riproducibi per gestire nel modo migliore certi risultati. Mentre l’approccio chiuso e diffidente pretende delle spiegazioni complete subito, rifiutando tutto ciò che non ne dovesse fornire, e avrebbe rifiutato qualsiasi novità priva di un supporto razionale immediato, l’approccio possibilista, aperto e anche fiducioso, oltre a usufruire dei risultati ammette i limiti attuali della scienza e si attiva per superarli. La differenza è la stessa che c’è tra chi parte da una teoria precostituita per spiegare i fatti e chi parte dai fatti per cercare teorie che li spieghino.
FAVORIRE L’APERTURA. Siccome non solo la scienza ma qualsiasi disciplina e anche la consapevolezza crescono aprendosi con una fertile curiosità costruttiva alle novità e alle scoperte, una società moderna dovrebbe promuovere questo tipo di approccio a tutti i livelli, partendo da quello scolastico, in cui gli studenti dovrebbero imparare a non escludere niente e a sospendere qualsiasi giudizio in attesa di dati che permettano una posizione di chiarezza verso la verità o verso l’utilità.
>In attesa di dati certi, qualsiasi conoscenza andrebbe sfruttata senza chiusure pregiudiziali<
Gian Franco Dettori – ve04mag2018
Ordine cronologico
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R45 – L’ARROGANZA POLITICA >il narcisismo e l’avidità dei singoli che bloccano gli interessi collettivi<
Percorso tematico
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R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
Richiami attinenti
R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<
R6 – IL MODELLO DI PERSONA COERENTE >un riferimento logico-pragmatico non sempre esemplare<
R21 – IGNORANZA E MALAFEDE >quando l’ignoranza non è una colpa e quando può creare molti guai<
R23 – CULTURA, SAPERE E CONSAPEVOLEZZA >i vari tipi di cultura e il ruolo di educazione, esperienze e persone stimate<
R24 – LA CULTURA E L’IGNORANZA >sapienti, superbi, umili e arroganti<
R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<
R26 – IL SUPERBO E LA SUPERBIA >quando il sapere da risorsa preziosa monta la testa di chi lo possiede<
R27 – L’UMILE E L’UMILTÀ >quando la propria ignoranza è riconosciuta senza ipocrisia<
R28 – L’ARROGANTE E L’ARROGANZA >quando l’ignoranza è nascosta per esigenze emotive<
R29 – CONOSCENZA E COMPETENZA >ignoranti, conoscitori inesperti e conoscitori esperti<
R30 – LA DITTATURA DELL’IGNORANZA >perché spesso ha successo chi ha poca cultura<
R42 – COMUNICAZIONE, CULTURA, FALSE NOTIZIE E INTERNET >come una risorsa culturale può diventare un limite e come porvi rimedio<
R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
R66 – LA SAGGEZZA E LA SUPERBIA >la consapevolezza limitante e l’ignoranza motivante<