R6 – IL MODELLO DI PERSONA COERENTE
>un riferimento logico-pragmatico non sempre esemplare<
Gian Franco Dettori – ma13mar2018
Considerando coerente una persona che pensa, parla e agisce più o meno nella stessa maniera (R5), e che il punto di partenza cui si conformano gli altri due elementi di questa triade può essere il pensiero (coerenza logica rigorosa), la parola (coerenza fittizia improvvisata) o il comportamento (coerenza pragmatica elastica), il modello di coerenza ideale dovrebbe partire da un pensiero logico che si conformi pragmaticamente ai comportamenti considerati più corretti e/o più convenienti, e che eventualmente si esprima con parole ispirate a tale coerenza logico-pragmatica. Il riferimento prioritario di questo modello è il pensiero, nel senso che in caso di divergenza tra la logica rigorosa del pensiero e la pragmatica elastica del comportamento più spesso dovrebbe essere il comportamento ad adattarsi, mentre il comportamento prevale nella misura in cui è la logica stessa a permetterlo in nome di un realismo che non può essere ostacolato.
ESIBIZIONISMO VERBALE E SQUILIBRI. Secondo questo modello le parole dovrebbero adeguarsi a pensiero e comportamento, e quando solo loro il punto di partenza, come accade in caso di esibizionismo verbale, esse possono essere contraddette dai comportamenti, configurando un quadro di incoerenza manifesta, oppure possono imporsi forzatamente a pensiero e comportamento, nel quadro di una coerenza fittizia difficile da mantenere. L’equilibrio del modello logico-pragmatico può essere violato dalla prevalenza del pensiero, che conduce a un rigido moralismo, o dalla prevalenza del comportamento, che conduce a delle forzature arbitrarie della propria morale a convenienze logicamente inammissibili
COERENZA E GIUSTEZZA. La persona coerente così come è stata presentata qui non coincide necessariamente con la persona corretta. Infatti il punto di partenza logico può essere caratterizzato dalla generosità ma anche dall’egoismo, per cui le persone coerenti possono essere o meno brave, e sicuramente non è l’eventuale rivendicazione a essere coerenti che rende una persona tale
>Essere coerenti non significa sempre essere anche corretti, e rivendicare verbalmente la propria coerenza non sempre significa avercela<
Gian Franco Dettori – ma13mar2018
Ordine cronologico
R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<
R7 – LA COERENZA POLITICA >l’ideologia prima di tutto<
Percorso tematico
R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<
R21 – IGNORANZA E MALAFEDE >quando l’ignoranza non è una colpa e quando può creare molti guai<
Richiami attinenti
R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<
R21 – IGNORANZA E MALAFEDE >quando l’ignoranza non è una colpa e quando può creare molti guai<
R23 – CULTURA, SAPERE E CONSAPEVOLEZZA >i vari tipi di cultura e il ruolo di educazione, esperienze e persone stimate<
R24 – LA CULTURA E L’IGNORANZA >sapienti, superbi, umili e arroganti<
R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<
R26 – IL SUPERBO E LA SUPERBIA >quando il sapere da risorsa preziosa monta la testa di chi lo possiede<
R27 – L’UMILE E L’UMILTÀ >quando la propria ignoranza è riconosciuta senza ipocrisia<
R28 – L’ARROGANTE E L’ARROGANZA >quando l’ignoranza è nascosta per esigenze emotive<
R29 – CONOSCENZA E COMPETENZA >ignoranti, conoscitori inesperti e conoscitori esperti<
R30 – LA DITTATURA DELL’IGNORANZA >perché spesso ha successo chi ha poca cultura<
R42 – COMUNICAZIONE, CULTURA, FALSE NOTIZIE E INTERNET >come una risorsa culturale può diventare un limite e come porvi rimedio<
R44 – LA SCIENZA CHIUSA NEL PASSATO E LA SCIENZA APERTA AL FUTURO >il progresso come ricerca di conferme o come apertura alle novità<
R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
R66 – LA SAGGEZZA E LA SUPERBIA >la consapevolezza limitante e l’ignoranza motivante<