R24 – LA CULTURA E L’IGNORANZA
>sapienti, superbi, umili e arroganti<
Gian Franco Dettori – gi05apr2018
Una lettura attenta di quello che è stato scritto sulla cultura e sull’ignoranza permette una doppia complementarietà per la quale l’elevata cultura quantitativa o orizzontale (il sapere) è opposta all’ignoranza conoscitiva, e la buona cultura qualitativa o verticale (la consapevolezza) è opposta all’ignoranza cognitiva. sovrapponendo le due distinzioni otteniamo 4 tipi di persone (1) le persone sapienti, che sono consapevoli e che sanno molto (2) le persone superbe, ignoranti cognitivamente ma che sanno molto (3) le persone umili, dotate di una buona consapevolezza ma con una conoscenza limitata (4) le persone arroganti, con poca consapevolezza e poca conoscenza.
CONSAPEVOLEZZA E CONOSCENZA. Se è chiaro che il migliore dei quattro profili è quello del sapiente e che il peggiore è quello dell’arrogante, tra i due ci sono il profilo del superbo, che ha molta conoscenza ma poca consapevolezza, al punto da umiliare chi sa poco come se il non sapere o il disinteressarsi fosse un torto da condannare, e il profilo dell’umile, che invece sa di sapere poco, ne è consapevole e non lo nasconde. Stabilire quale di questi due profili sia migliore corrisponde a stabilire se sia meglio avere una cultura orizzontale, cioè una conoscenza vasta, o una cultura verticale, cioè una consapevolezza buona. La preferenza va alla consapevolezza sia perché essere consapevoli vuol dire essere capaci di fare scelte migliori, nell’interesse non individuale ma collettivo, sia perché mentre l’aumento delle conoscenze può essere associato all’illusione di essere consapevoli, l’aumento della consapevolezza è associato a una diminuzione generalizzata delle illusioni.
LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA IGNORANZA. Quello che è stato scritto non implica una svalutazione del valore della conoscenza, anzi la consapevolezza della persona umile non deve mai farle perdere di vista la propria ignoranza conoscitiva, altrimenti darebbe un segno di ignoranza cognitiva.
>Mentre la conoscenza può trascurare il valore della consapevolezza, la consapevolezza per essere tale riconosce il valore della conoscenza<
Gian Franco Dettori – gi05apr2018
Ordine cronologico
R23 – CULTURA, SAPERE E CONSAPEVOLEZZA >i vari tipi di cultura e il ruolo di educazione, esperienze e persone stimate<
R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<
Percorso tematico
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R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<
Richiami attinenti
R5 – 1° RICHIAMO ALLA COERENZA DEL 2018 >una dote facile da pretendere ma difficile da vivere<
R6 – IL MODELLO DI PERSONA COERENTE >un riferimento logico-pragmatico non sempre esemplare<
R21 – IGNORANZA E MALAFEDE >quando l’ignoranza non è una colpa e quando può creare molti guai<
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R25 – IL SAPIENTE E LA SAPIENZA >quando il sapere non è ostentato<
R26 – IL SUPERBO E LA SUPERBIA >quando il sapere da risorsa preziosa monta la testa di chi lo possiede<
R27 – L’UMILE E L’UMILTÀ >quando la propria ignoranza è riconosciuta senza ipocrisia<
R28 – L’ARROGANTE E L’ARROGANZA >quando l’ignoranza è nascosta per esigenze emotive<
R29 – CONOSCENZA E COMPETENZA >ignoranti, conoscitori inesperti e conoscitori esperti<
R30 – LA DITTATURA DELL’IGNORANZA >perché spesso ha successo chi ha poca cultura<
R42 – COMUNICAZIONE, CULTURA, FALSE NOTIZIE E INTERNET >come una risorsa culturale può diventare un limite e come porvi rimedio<
R44 – LA SCIENZA CHIUSA NEL PASSATO E LA SCIENZA APERTA AL FUTURO >il progresso come ricerca di conferme o come apertura alle novità<
R65 – L’ARROGANZA E LA SUPERBIA >l’ignoranza di chi fa credere di saperne e quella di chi pretende la ragione<
R66 – LA SAGGEZZA E LA SUPERBIA >la consapevolezza limitante e l’ignoranza motivante<