R74 – UN ALTRO LEADER DEBOLE E INCOMPLETO 

>al di là del carisma e dei metodi con cui riesce a fare colpo su un elettorato molto ampio, Matteo Salvini ha una vulnerabilità legata alla sua incoerenza e alla sua megalomania  che ne fanno un leader dal valore discutibile<

Gian Franco Dettori – lu12ago2019


I fatti dicono che il segretario della Lega Matteo Salvini ha realizzato un’impresa senza precedenti nella storia politica italiana: da dicembre 2013, quando è diventato segretario della Lega, l’ha portata dal 4,09% a oltre il 35% attuale, una impresa che fa del suo partito, ormai non più confinato al solo nord Italia ma esteso a tutte le regioni, la prima forza politica nazionale, un risultato reso possibile prima di tutto dal suo carisma personale associato però a dei metodi che nascondono alcune ombre.

Il motivo prioritario che ha permesso la crescita della Lega con la sua trasformazione da partito di una sola area geografica a partito nazionale, con l’accettazione da parte di regioni prima impensabili in quanto considerate dalla stessa Lega Nord degli ostacoli alla crescita di tutta l’Italia, e con l’imposizione di Matteo Salvini a politico di fatto più potente e più influente d’Italia, questo motivo, prima ancora che nei contenuti dei programmi di Matteo Salvini, risiedono nei modi carismatici del segretario, che con la sua indole è riuscito a essere adorato e tifato in posti prima combattuti o addirittura disprezzati. La sua è stata pertanto una propaganda più emotiva che razionale, con un bombardamento rivolto a un elettorato facilmente condizionabile che giudica più in base alle apparenze potenzialmente ingannevoli che in base a dati di fatto obiettivi e incontestabili.

Infatti, accanto alle motivazioni emotive che hanno aumentato il suo potere, ce ne sono altre che lo rendono debole, estremamente vulnerabile e per questo incompleto, come altri leader del recente passato su cui mi propongo di tornare. Solo per citare alcuni dei motivi di questa debolezza: intanto ci sono le posizioni discutibili che lui ha abbracciato in passato sulla scia del partito di appartenenza; poi finora ha vissuto quasi esclusivamente di politica, peraltro con aspetti che mettono in dubbio la sua serietà; ostenta una libertà nella vita privata che provoca alcuni ma affascina altri; si concede sfizi più vicini a quelli di un normale cittadino senza doveri istituzionali che a un politico serio e responsabile del suo ruolo, ottenendo in tal modo le simpatie di un elettorato poco incline a prendere seriamente la politica; fa ricorso volentieri alla sua fede per fare colpo su chi considera la religione importante anche a quei livelli; parla di sé come di una persona coerente e rispettosa degli impegni presi, contraddicendo comportamenti anche recenti ma contando sulla accondiscendenza di cui gode; nelle relazioni esibisce sicurezza e talvolta arroganza e mancanza di rispetto laddove dovrebbe essere tollerante e diplomatico, soprattutto quando in ballo ci sono gli interessi di immagine dell’intera Nazione. Questo elenco breve e non esaustivo, come dicevo, rende Matteo Salvini debole e vulnerabile, incompleto come politico e inadeguato come rappresentante della ideologia e della cultura politica che si ritrova a rappresentare. 

Al di là di queste osservazioni bisogna ammettere che se lui è riuscito a raggiungere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti è perché il terreno culturale in cui ha lavorato glielo ha permesso, per cui i difetti che sono stati elencati sopra, che ripeto sono solo una parte rispetto a quelli che conoscono i più informati, rispecchiano i limiti di un elettorato che almeno da quando in Italia si parla di Seconda Repubblica è più incline a scegliere in virtù delle proprie esigenze emotive e talvolta del proprio fanatismo che con la testa, delle esigenze che se sono gratificanti nell’immediato nel medio-lungo termine si potrebbero rivelare delle trappole.


Gian Franco Dettori – lu12ago2019


Ordine cronologico


R73 – LA FINE DEL GOVERNO CONTE> con una mossa a sorpresa, dopo ripetute garanzie date pubblicamente, Matteo Salvini, ha interrotto l’alleanza con i 5S e posto fine all’esperienza di governo<

R75 – POLITICA E FACCIA TOSTA >in un ambiente povero come quello italiano attuale occorre un movimento culturale che riconosca e si interessi prioritariamente dei bisogni della collettività sacrificando le individualità egoistiche<


Percorso tematico


R73 – LA FINE DEL GOVERNO CONTE> con una mossa a sorpresa, dopo ripetute garanzie date pubblicamente, Matteo Salvini, ha interrotto l’alleanza con i 5S e posto fine all’esperienza di governo<

R75 – POLITICA E FACCIA TOSTA >in un ambiente povero come quello italiano attuale occorre un movimento culturale che riconosca e si interessi prioritariamente dei bisogni della collettività sacrificando le individualità egoistiche<


Richiami attinenti


R1 – UNA PROVA DI IMMATURITÀ >l’esito elettorale ha rivelato i limiti di una classe politica ancora poco matura<

R2 – UN PERSONAGGIO INSIGNIFICANTE IN CERCA DI VISIBILITÀ >quanto giudicare negativamente è peggio che non giudicare per niente<

R4 – TUTTI SCONFITTI, SOPRATTUTTO I 5 STELLE >perché quella che per altri sarebbe potuta essere una vittoria, per gli allievi di Beppe Grillo è una chiara sconfitta<

R12 – LA TENTAZIONE DI RINNEGARE LE PROPRIE FRAGILI RADICI >un’occasione ghiotta da lasciarsi sfuggire<

R38 – UNA SOLA SOLUZIONE VALIDA >come salvare la faccia di fronte all’impasse politica<

R39 – DALLA DURA OPPOSIZIONE A UNA TRAPPOLA RIVELATRICE >i 5S e la loro incoerenza apparente o reale<

R40 – LA POSSIBILITÀ DI UN GOVERNO CON M5S E PD >sembra che sia possibile una maggioranza prima impensabile<

R41 – LA STRUMENTALIZZAZIONE DI UNA SCONFITTA >condannare gli avversari a perdere e poi pretendere che governino<

R43 – UNA PROVA DI FORZA INCOERENTE >come contaminare l’ideologia del proprio partito con la propria<

R54 – LA COSTITUZIONE E TWITTER >come una risorsa diventa un limite<

R55 – DAL FALSO MORALISMO ALL’OBBLIGO DI FARE BENE >dalle macerie di una politica pessima emergono motivi di ottimismo<

R56 – LE POLEMICHE DOPO IL PRIMO VOLO DI STATO DI GIUSEPPE CONTE >dai giudizi arbitrari a una coerenza fittizia<

R57 – LA QUESTIONE RIFUGIATI E MIGRANTI >interpretazione e soluzione di un problema molto grave<

R58 – ARBITRARIETÀ DI RAGIONI E TORTI >cosa vuol dire se dalla Spagna hanno accettato di accogliere l’Aquarius<

R59 – EROE MODERNO O PAZZO CRIMINALE >Matteo Salvini come l’uomo forte che è lodato o disprezzato<

R60 – CONTROVERSIE IRRISOLTE >perché alcune divergenze risolvibili incontrano molte resistenze<

R73 – LA FINE DEL GOVERNO CONTE> con una mossa a sorpresa, dopo ripetute garanzie date pubblicamente, Matteo Salvini, ha interrotto l’alleanza con i 5S e posto fine all’esperienza di governo<

R75 – POLITICA E FACCIA TOSTA >in un ambiente povero come quello italiano attuale occorre un movimento culturale che riconosca e si interessi prioritariamente dei bisogni della collettività sacrificando le individualità egoistiche<

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