R16 – IRRESPONSABILITÀ E DEMAGOGIA

>come i politici inaffidabili ci prendono in giro<

Gian Franco Dettori – ma27mar2018


Molti politici (per fortuna non tutti), in barba ai loro doveri e agli annunci elettorali, trascurano il loro ruolo, hanno un occhio di riguardo per gli interessi personali loro o di altri e molto difficilmente rispettano gli impegni che hanno preso, contando sulla ignoranza, sulla distrazione, sulla scarsa memoria e a volte anche sulla bontà degli elettori, che anche quando sono attenti perdonano facilmente i politici che sostengono e condannano altrettanto facilmente gli altri.


DUE TIPI DI AFFIDABILITÀ E DI INAFFIDABILITÀ. Riferita ai comportamenti, riconosco due tipi di affidabilità, una doverosa e una facoltativa. L’affidabilità doverosa è una misura di quanto una persona rispetta i doveri che ha in virtù dei ruoli che ricopre per averli ricevuti o richiesti. L’affidabilità facoltativa è una misura di quanto la persona si comporta come lei stessa ha annunciato in precedenza. Il contrario della affidabilità doverosa è l’irresponsabilità, il contrario dell’affidabilità facoltativa, riferita alla politica, è la demagogia, e i politici spesso (non sempre) sono più o meno inaffidabili secondo entrambe le accezioni, per cui da un lato è facile che vengano meno ai loro doveri istituzionali che gli impongono la tutela prioritaria degli interessi collettivi, e dall’altro lato amano parlare di programmi senza prendere le misure della loro effettiva realizzabilità e quando li dovrebbero attuare sanno trovare le scuse più varie per non farlo.


PRETENDERE SENZA ATTENUANTI. Oggi più che mai è venuto il tempo che i cittadini elettori pretendano senza attenuanti sia che i politici rispettino i doveri imposti loro da un ruolo che non gli è stato imposto ma che hanno chiesto, sia che propongano dei programmi realizzabili e non demagogici, sia che una volta eletti rispettino quanto annunciato. Questo lavoro di sorveglianza della responsabilità dei politici viene fatto in parte dai giornalisti, che però sono spesso condizionati dalle loro posizioni, in parte da chi si prende la briga di controllarli, realizzando un servizio per l’intera comunità che teoricamente dovrebbe scoraggiare l’irresponsabilità e la demagogia che un tempo erano più facili

>Oggi più che mai noi cittadini elettori dobbiamo responsabilizzare i politici sorvegliano sul loro operato e sulla loro coerenza<


Gian Franco Dettori – ma27mar2018


Ordine cronologico


R15 – L’ABUSO DELLA FIDUCIA E DELL’IGNORANZA ALTRUI >come vantarsi ridimensionando gli altri<

R17 – L’ABUSO DI UNA DOTE INCOMPLETA >quando l’emozione vola ma senza la ragione cade<


Percorso tematico


R15 – L’ABUSO DELLA FIDUCIA E DELL’IGNORANZA ALTRUI >come vantarsi ridimensionando gli altri<

R17 – L’ABUSO DI UNA DOTE INCOMPLETA >quando l’emozione vola ma senza la ragione cade<


Richiami attinenti


R7 – LA COERENZA POLITICA >l’ideologia prima di tutto<

R8 – LA COERENZA STORICA NELLA POLITICA >la conoscenza del passato al servizio del presente per un futuro migliore<

R9 – L’ESSENZIALE PER UN BUON POLITICO >le due doti che a un buon politico non dovrebbero mai mancare<

R10 – IL MODELLO DI POLITICO IDEALE >le doti che dovrebbe avere un buon politico<

R11 – LA RAPPRESENTANZA POLITICA >i tre criteri con cui scegliere da chi farsi rappresentare<

R13 – VALERE PER GLI ALTRI O SOLO PER SE STESSI >autorevolezza, autoritarismo, umiltà ed esibizionismo nella politica<

R14 – POTERE POLITICO E CONSAPEVOLEZZA >come il vissuto di ogni persona condiziona il suo modo di pensare<

R15 – L’ABUSO DELLA FIDUCIA E DELL’IGNORANZA ALTRUI >come vantarsi ridimensionando gli altri<

R17 – L’ABUSO DI UNA DOTE INCOMPLETA >quando l’emozione vola ma senza la ragione cade<

R18 – STRATEGIE E DIPLOMAZIA AL SERVIZIO DEGLI ALTRI O PER SÉ STESSI >la politica che dà e la politica che prende<

R19 – PROFESSIONISTI E POLITICANTI >la politica come servizio o come ripiego<

R20 – IL POLITICO PERFETTO >il profilo ideale di politico che emerge da sette doti<

R45 – L’ARROGANZA POLITICA >il narcisismo e l’avidità dei singoli che bloccano gli interessi collettivi<