R36 – ESIGENZE, MOTIVAZIONI, LIBERTÀ E BENESSERE
>la ricerca dell’equilibrio ottimale<
Gian Franco Dettori – ve20apr2018
Solitamente, la comparsa di una certa esigenza è associata a una sensazione di incompletezza soggettiva che la persona avverte, una incompletezza che si può imporre o meno alla coscienza e che può essere seguita da quattro reazioni diverse: (1) accettazione dell’esigenza in questione (2) rifiuto (3) correzione (4) amplificazione. Nel caso in cui l’esigenza dovesse essere accettata o amplificata ne possono derivare, o meno, delle motivazioni per completare del tutto (accettazione) o in sovrabbondanza (amplificazione) ciò che è stato riconosciuto come carente per poi mettere in atto i comportamenti verbali o non verbali orientati a soddisfare l’esigenza, chiudendo il cerchio e ripristinando la completezza che è venuta meno.
IL RIFIUTO DI UNA ESIGENZA. Anche se ognuno si sente legittimamente motivato a fare il possibile per soddisfare le sue esigenze e ripristinare un senso di completezza, prima di tutto va precisato che non sempre ciò che è considerato incompleto da una persona lo è realmente, nel senso che talvolta giudichiamo come incompleto ciò che in realtà non lo è, per cui ci attiviamo per ripristinare una completezza non reale ma solo presunta. Inoltre, la comparsa di una incompletezza reale con la conseguente esigenza limita la propria libertà a fare a meno di ciò di cui si avverte la mancanza, per cui meno sono le esigenze maggiore è la libertà, più sono le esigenze minore è la libertà. Ne deriva che la reazione di rifiuto consapevole di una esigenza si rivela quella più funzionale al proprio benessere, non solo perché ci si può svincolare da necessità non essenziali, ma anche perché come un’esigenza inizialmente superflua soddisfatta continuamente diventa necessaria o addirittura essenziale, un’esigenza inizialmente necessaria se non viene soddisfatta per un periodo di tempo sufficiente può diventare superflua.
LA GESTIONE DELLE ESIGENZE. Visto che non sempre il rifiuto con blocco delle esigenze è fattibile o sopportabile, la terza alternativa prevede una loro correzione, ovvero una gestione intelligente che include una loro svalutazione con successiva rivalutazione razionale che metta in discussione l’importanza di ciascuna esigenza per il proprio benessere.
>Mentre la presenza di poche esigenze ci rende più liberi, la loro abbondanza ci rende loro schiavi<
Gian Franco Dettori – ve20apr2018
Ordine cronologico
R35 – MINACCE E OFFESE A UN PROFESSORE >vittime di una società culturalmente malata<
R37 – UN ESEMPIO DI PESSIMO GIORNALISMO >le polemiche dopo un articolo di Michele Serra<
Percorso tematico
R34 – ESIGENZE INDIVIDUALI, TERAPEUTI E BENESSERE >corpo, mente, conoscenza, cognizione e spirito<
Richiami attinenti
R31 – LO STATO DI SALUTE DI UNA SOCIETÀ >educatori, amministratori e terapeuti rispetto alla salute di una società<
R32 – IL MESTIERE PIÙ DIFFICILE DEL MONDO >l’educazione da genitori, formatori e maestri come trampolino di lancio per la vita<
R33 – L’AMMINISTRAZIONE COME VOCAZIONE >chi amministra per merito e chi lo fa per privilegio<
R34 – ESIGENZE INDIVIDUALI, TERAPEUTI E BENESSERE >corpo, mente, conoscenza, cognizione e spirito<