R32 – IL MESTIERE PIÙ DIFFICILE DEL MONDO
>l’educazione da genitori, formatori e maestri come trampolino di lancio per la vita<
Gian Franco Dettori – ma17apr2018
Ogni persona, alla nascita, da un punto di vista comportamentale non è proprio una tabula rasa ma è come un terreno agricolo più o meno fertile che ha già in sé dei semi e degli elementi per la crescita di alcune piante, cioè ha delle disposizioni potenziali. Come i semi e gli elementi devono essere curati non solo con l’acqua e con la luce solare ma anche con alcuni accorgimenti particolari, le disposizioni potenziali devono essere riconosciute e valorizzate con gli stimoli ambientali giusti. E come sta all’agricoltore riconoscere momento per momento il comportamento migliore da tenere, sta agli educatori e ai formatori modulare l’educazione comportamentale e formativa più funzionale a una certa persona. I genitori spirituali, che possono coincidere o meno con i genitori biologici, hanno il difficile compito di educare ai comportamenti relazionali il figlio e di orientare i suoi interessi nelle direzioni più funzionali, un lavoro cui partecipano anche insegnanti o più in generale i formatori. Quando il rapporto tra una persona e il suo formatore raggiunge alti livelli di fiducia reciproca e una certa qualità si può parlare non più di semplice formatore ma di maestro.
TRASMISSIONE E RICEZIONE DELL’EDUCAZIONE. Ovviamente affinchè si verifichi una educazione sono necessari buoni educatori ma ancor di più sono necessarie delle persone abbastanza recettive da raccogliere gli insegnamenti, e se è vero che ogni persona è diversa dalle altre per quanto riguarda le disposizioni potenziali che hanno una base genetica e attitudinale, è altrettanto vero che ciò che accomuna la crescita di tutte le disposizioni è il riconoscimento dei propri limiti e quindi la propria disponibilità a imparare, presupposto non essenziale ma fondamentale per crescere.
L’EDUCAZIONE ALL’UMILTÀ. Il riconoscimento dei propri limiti corrisponde all’umiltà, che in tal modo diventa la risorsa più importante da insegnare da parte degli educatori e lo strumento più prezioso da utilizzare da parte di chi vuole imparare, riconoscendo prima di tutto quali sono i limiti da accettare e quali quelli da superare.
>L’umiltà, intesa come consapevolezza dei propri limiti, dovrebbe essere al centro di qualsiasi tipo di educazione<
Gian Franco Dettori – ma17apr2018
Ordine cronologico
R31 – LO STATO DI SALUTE DI UNA SOCIETÀ >educatori, amministratori e terapeuti rispetto alla salute di una società<
R33 – L’AMMINISTRAZIONE COME VOCAZIONE >chi amministra per merito e chi lo fa per privilegio<
Percorso tematico
R31 – LO STATO DI SALUTE DI UNA SOCIETÀ >educatori, amministratori e terapeuti rispetto alla salute di una società<
R33 – L’AMMINISTRAZIONE COME VOCAZIONE >chi amministra per merito e chi lo fa per privilegio<
Richiami attinenti
R31 – LO STATO DI SALUTE DI UNA SOCIETÀ >educatori, amministratori e terapeuti rispetto alla salute di una società<
R33 – L’AMMINISTRAZIONE COME VOCAZIONE >chi amministra per merito e chi lo fa per privilegio<
R34 – ESIGENZE INDIVIDUALI, TERAPEUTI E BENESSERE >corpo, mente, conoscenza, cognizione e spirito<
R36 – ESIGENZE, MOTIVAZIONI, LIBERTÀ E BENESSERE >la ricerca dell’equilibrio ottimale<